(no subject)
Apr. 27th, 2006 01:51 pm![[personal profile]](https://www.dreamwidth.org/img/silk/identity/user.png)
Ho finalmente finito di vedere La Tigre e la Neve. Qualche commento a caldo:
1- Qualcuno spari a Nicoletta Braschi. Vi prego. Quella donna non sa recitare. Se ne accorgerebbe persino un coniglio astigmatico che non sa recitare! Recitavo meglio io alla recita di quinta elementare!!!
2- Dato che Nicoletta Braschi rovina completamente tutto il primo tempo focalizziamoci sul secondo tempo: Benigni è un narcisista spaventoso. In scene in cui qualunque persona con un pò di sale in zucca avrebbe fatto carrellate del set, lui ci stanca con infiniti primi piani di se stesso. E per carità di dio, la scena a casa di Jean Reno con l'albero fiorito e le finestre che si chiudono... ho capito simbolismo, ma si può essere anche meno visivi! Una metafora non va certo lanciata in faccia all'audience come una torta alla crema in un film comico!
3- Le scene con i parenti che parlano alle persone in coma vanno fatte bene. Basta un soffio e si sfora sul ridicolo. Bene, Benigni quella linea la supera quasi subito, e presto tutte le scene al letto di Vittoria, le scene chiave, diventano pesanti e insopportabili.
4- Per i punti positivi, direi che è facile elencarli: Jean Reno. Le riprese di Bagdad. Jean Reno. Le scene dell'ospedale, sebbene forse un pò annacquate rispetto a quella che deve essere la verità. Jean Reno.
Insomma, visto una volta, basta e avanza. Sapevo che non poteva replicare la poesia di La Vita è Bella, ma non mi aspettavo certo che gigionasse per il tutto il film con la Braschi inespressiva davanti alla telecamera. O_o
1- Qualcuno spari a Nicoletta Braschi. Vi prego. Quella donna non sa recitare. Se ne accorgerebbe persino un coniglio astigmatico che non sa recitare! Recitavo meglio io alla recita di quinta elementare!!!
2- Dato che Nicoletta Braschi rovina completamente tutto il primo tempo focalizziamoci sul secondo tempo: Benigni è un narcisista spaventoso. In scene in cui qualunque persona con un pò di sale in zucca avrebbe fatto carrellate del set, lui ci stanca con infiniti primi piani di se stesso. E per carità di dio, la scena a casa di Jean Reno con l'albero fiorito e le finestre che si chiudono... ho capito simbolismo, ma si può essere anche meno visivi! Una metafora non va certo lanciata in faccia all'audience come una torta alla crema in un film comico!
3- Le scene con i parenti che parlano alle persone in coma vanno fatte bene. Basta un soffio e si sfora sul ridicolo. Bene, Benigni quella linea la supera quasi subito, e presto tutte le scene al letto di Vittoria, le scene chiave, diventano pesanti e insopportabili.
4- Per i punti positivi, direi che è facile elencarli: Jean Reno. Le riprese di Bagdad. Jean Reno. Le scene dell'ospedale, sebbene forse un pò annacquate rispetto a quella che deve essere la verità. Jean Reno.
Insomma, visto una volta, basta e avanza. Sapevo che non poteva replicare la poesia di La Vita è Bella, ma non mi aspettavo certo che gigionasse per il tutto il film con la Braschi inespressiva davanti alla telecamera. O_o